L'Hippopotamus antiquus esposto a Serravalle era in tutto e per tutto simile agli ippopotami che popolano ancora oggi laghi e fiumi africani, ovvero gli Hippopotamus amphibius. I maschi di queste due specie arrivano a pesare due tonnellate e mezzo: ecco perché le ossa fossili recuperate hanno una struttura tanto robusta, in grado di sostenere pesi così imponenti. Soprattutto le ossa degli arti, cioè femori e tibie, omeri ed ulne, sembrano colonne, adatte a sopportare tanta muscolatura.
Precambriano: Il suo inizio viene datato all'epoca della formazione del nostro pianeta, all'incirca a 4,6 miliardi di anni fa con l'Adeano, e si concluse 541 milioni di anni fa con la fine del periodo Ediacarano che terminò l'era del Neoproterozoico per passare al periodo Cambriano; Paleozoico: Il Paleozoico, in passato noto anche come Era Primaria, è una delle più importanti divisioni della scala dei tempi geologici, una delle quattro ere geologiche tradizionali e si estende da 541,0 ± 1,0 a 252,17 ± 0,06 milioni di anni fa; Mesozoico: Il Mesozoico o era mesozoica o era secondaria, è la seconda era dell'Eone Fanerozoico, compresa tra il Paleozoico e il Cenozoico. Iniziò circa 251,0 ± 0,4 milioni di anni fa e si concluse 65,5 ± 0,3 milioni di anni fa, con una durata quindi di circa 186 milioni di anni e Cenozoico: Il Cenozoico, dal greco καινός kainòs (recente) e ζωή zoè (vita), o Terziario è l'ultima delle tre ere geologiche del Fanerozoico. Ha avuto inizio 65,5 ± 0,3 milioni di anni fa, al termine del Mesozoico ed è tuttora in corso.
Sullo scavo paleontologico, così come in quello archeologico, la pazienza e la delicatezza sono d'obbligo. Impensabile prendere i fossili con le mani e portarli in laboratorio: il lavoro è piuttosto lungo ed accurato. E si devono usare strumenti delicati come pennelli, spatoline, piccole scope per ripulire i reperti e, se necessario, utilizzare anche collanti reversibili, cioè totalmente rimovibili in fase di restauro, inserendoli all'interno della struttura dei fossili con piccole siringhe.
Rinvenuto nell'altipiano di Collecurti, nel territorio del comune di Serravalle di Chienti. Il modello è stato realizzato nel 2015 da GeoInformatiX di Antinori Alberto in collaborazione con il Sistema Museale-Museo delle Scienze dell'Università di Camerino e il Comune di Serravalle di Chienti con metodologia SfM (Struture from Motion) nell'ambito del Progetto DCE PlayMarche 2.0 coordinato dall' Università di Macerata e con il coordinamento operativo di PlayMarche Srl.