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Le opere custodite nella biblioteca di Romolo Murri trattano, essenzialmente, di tutto ciò per cui egli lottò con grande passione: il mondo della POLITICA e quello della CHIESA. Credette fermamente che i cattolici dovessero avere una parte attiva nella vita politica e, proprio per questo, favorì diverse forme di ASSOCIAZIONISMO a matrice cristiana. Ciò gli valse l'accusa di MODERNISMO, una forma di rinnovamento del cattolicesimo che fu osteggiata dalla Chiesa intesa come istituzione.
La vita di Romolo Murri fu densa di attività e, talora, di colpi di scena. Nacque il 27 agosto 1870 a Monte San Pietrangeli e, già da giovanetto, entrò in seminario prima a Recanati e poi a Fermo. Si laureò in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e nel 1893 fu ordinato sacerdote. Cominciò ad occuparsi di dottrina sociale della Chiesa e, sempre più, anche di politica. Fondò la Lega Democratica Nazionale e conobbe don Luigi Sturzo, con cui strinse amicizia. Nel 1900 fondò assieme ad altri un partito che avrà un ruolo importante nella storia politica italiana, la Democrazia cristiana. Nel frattempo si acuì la rottura con i vertici della Chiesa e nel 1907 Murri lasciò il sacerdozio. Si candida alla Camera dei Deputati e vinse le elezioni del 1909. Poco dopo venne scomunicato da papa Pio X. La scomunica sarà poi revocata nel 1943 da Pio XII.
Tanti sono stati i personaggi importanti che Romolo Murri ha conosciuto e frequentato nel corso della sua vita; ha intrattenuto rapporti epistolari in particolare con tre figure chiave della storia italiana del 900: Don Luigi Sturzo, Alcide De Gasperi, Ernesto Buonaiuti. Molte cartoline e lettere sono oggi archiviate presso il Centro Studi 'Romolo Murri' di Gualdo.
Il termine "democrazia cristiana" comparve per la prima volta nella storia proprio a opera di Romolo Murri. Fu un suo stretto collaboratore, il senatore siciliano Pietro Micheli, a suggerire che il simbolo del nuovo partito a impronta cristiana dovesse essere la "croce rossa". È abbastanza evidente in questo simbolo il richiamo a uno spirito di "crociata" che si rivelerà efficace sul piano propaganda politica, ma difficile da gestire nel rapporto con la gerarchia ecclesiastica. La scelta della parola "libertas" (libertà, in latino) posta sul braccio orizzontale della croce servì a stemperare le valenze eccessivamente confessionali dell'immagine della croce.
Gualdo vanta di essere il paese che ha dato ospitalità a un grande uomo politico italiano, Romolo Murri, sostenitore di un maggior impegno dei cattolici nella vita sociale e soprattutto politica. Percorsa la vocazione al sacerdozio, egli agì come voce critica nei confronti del conservatorismo delle gerarchie ecclesiastiche, con le quali fu anche in conflitto, fino a incorrere alla scomunica, successivamente revocata. Murri cercò sempre una conciliazione tra socialismo e dottrina sociale della Chiesa, pubblicando un gran numero di libri e articoli circa le sue idee. A Gualdo, presso l'abitazione di uno zio che l'ospito in casa sua, si custodisce la preziosa biblioteca di Murri.