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Gioco uno

Approfondimenti

Il Monastero del Corpus Domini può dirsi una filiazione di un altro monastero fondato dopo la metà del secolo XVII in Veneto. Priora della nuova comunità di Loro Piceno fu Suor Maria Giacinta Bassi, che proveniva dal monastero di San Martino di Venezia, "donna di mente vasta - come la definisce un contemporaneo - vivace, di ardore e incomparabile nella dedizione del culto di Dio".

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Gioco due

Approfondimenti

Suor Maria Gesuarda della Santissima Trinità (al secolo Felice Acciaccaferri) nacque il 12 luglio 1676 dalla nobile famiglia Acciaccaferri di San Severino Marche. A diciannove anni, dopo ad una violenta reazione ad un rimprovero dei genitori, guardando un crocifisso comprese la volontà di Dio su di sé: farsi monaca. Il 25 ottobre 1709 entrò nel monastero di Loro Piceno, prendendo il nome di Suor Gesuarda. Assalita frequentemente da vessazioni diaboliche, ma assistita anche visibilmente dall'Angelo Custode, intensificò un impegno di immolazione per amore di Cristo. Morì il 4 marzo 1715, a 38 anni, lasciando vivissima testimonianza di eroicità nella pratica di ogni virtù

02

Gioco tre

Approfondimenti

Il monastero conserva al suo interno, perfettamente conservata, la cucina originale del 1600 utilizzata dalle monache di clausura fino al ventesimo secolo. Sono ancora presenti gli utensili dell'epoca e una grossa cucina in ghisa allestita risalente all'età Napoleonica.

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Gioco quattro

Approfondimenti

Una volta pigiata l'uva, il mosto ottenuto si mette in un caldaro (grossa pentola di rame), nel caldaro il mosto viene cotto a fuoco vivo, tolta la schiuma, non appena raffreddato il concentrato viene "rimboccato" in caratelli di rovere ove è lasciato fermentare.

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  • contenuti extra

Il monastero del Corpus Domini

A Loro Piceno si iniziò nel 1628 a costruire il monastero del Corpus Domini, trasformando un antico palazzo in edificio religioso per volere della nobildonna Gabriella Adami, che aveva vari possedimenti in zona e destinò parte dei propri averi alla costruzione di questo monastero femminile, a cui partecipò anche il Comune. Sarà però dal 1662 che il monastero verrà abitato da un gruppo di monache domenicane.

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